30-06-2018 Monte Berlino e Monte Grosso o Mongrosso dalla Colla di Casotto

Avevo sempre sentito parlare dei Monti Berlino e Monte Grosso, nelle Alpi Liguri ma non avevo avuto la possibilita' di "toccarli". In realta' li vedevo, ma dalla vetta del Mte. Antoroto. Parto con Carlo per la Val Tanaro-Garessio-Val Casotto sino alla Colla di Casotto, dove lasciamo le auto nell'ampio posteggio. Dopo la vestizione e le due chiacchere con un giovane pastore, iniziamo a percorrere l'evidente sterrato ad Ovest della Colla senza traccia di segnaletica relativa alla nostra gita. Proseguiamo sino ad un bivio: seguiamo lo sterrato di sinistra che ci portera' al Gias del Roccassone "intuendo" che questo, e' quello di servizio ai numerosi impianti sciistici del comprensorio Garessio 2000 (lo sterrato a destra sarebbe stato il nostro ritorno).
Superiamo quel Gias e proseguiamo verso il Mte. Berlino; un buon punto di osservazione sulla Val Casotto e la Val d'Inferno. Evitando i tornanti di quello sterrato, saliamo per scorciatoie, lasciando a destra la Colla di Perabruna. Seguiamo, ora, il sentiero segnato verso una vetta di cui non conosco il nome; arriviamo al Mte. Grosso o Mongrosso. Il panorama e' immenso, ancora vivi sono i colori dei rododendri, dei botton d'oro ed altri fiori... un autentico giardino in quota. Dalla vetta nascono molte idee sul cosa fare e dove andare. Tornare indietro... no. La giornata e' bella, fresca e la "gamba" e' ancora buona, quindi... giu' verso la Colla Bassa per la ripida parete Nord-Ovest del Mte. Grosso; li decideremo se proseguire nella ValdInferno, e ritornare a sinistra verso il Monte Berlino, oppure scendere al Rif. o Cap. Sociale Manolino, all'Alpe di Perabruna e ritornare a riprendere quello sterrato di inizio gita.
Carlo decide per quest'ultima direzione: anch'io sono contento di fare un nuovo giro. La discesa non e' delle piu' belle, gli arbusti e l'erba alta rendono il sentiero impervio, quasi in stato di abbandono. Qualche traccia scolorita bianco-rossa la scorgiamo sulle rocce, quelle piu' in alto. Scendiamo ora in mezzo ad un "mare" di fiori verso lo sterrato, che a destra scende per tornanti dalla Bassa di Perabruna, e chiamato “la scaletta” (questo sarebbe stato il sentiero per il ritorno alla Colla di Casotto concludendo il giro ad anello. Non era il caso di salire alla Bassa di Perabruna ma, ai primi tornati della "scaletta", AVREMMO trovato il sentiero a sinistra che ci avrebbe portato alle auto). Proseguiamo a sinistra verso il vecchio Rif. o Cap. Sociale Manolino; ci riposiamo, ma soprattutto mangiamo. Sebbene la cartellonistica evidenziasse quel percorso; convinto (io) di trovare lo sterrato che ci avrebbe portato alla Colla, piu' in basso, scendiamo verso Pian Marla' (credo) percorrendo sotto un caldo sole la lunga e noiosa sterrata forestale, sino a Borgo Valcasotto... concludendo, senza trovare quello che credevo di trovare, la gita in ore 7 con poche soste e a parecchi chilometri distanti dalla Colla (lo sterrato e' l'attuale sentiero che parte da Borgo Valcasotto e sale al Rif. Manolino). L'unico mezzo per ritornare alla Colla e' stato l'autostop... ”centrato” al primo colpo. Comunque una bella emozione.
NOTE: la gita da noi effettuata e' valutata EE (Escursionisti Esperti). Portarsi acqua.

Foto a seguito.
Il socio Bruno M.

NOTE FOTO: foto 6: Colla di Casotto in basso, Monte Berlino in alto a sinistra. Foto 7: Cresta S-O del Monte Antoroto, il Rifugio Savona in basso. Foto 11: Alpe di Perabruna con Rif. o Cap. Manolino. Foto 12: Monti Roccassone a destra, Mongrosso al centro e Antoroto sullo sfondo. Foto 13: Monti Mongrosso al centro e Antoroto sullo sfondo. Foto 27: Rifugio o Capanna Sociale Angelo Manolino.

 

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