20-10-2018 Sentiero del Postino Val Boreca giro ad anello
Ci sarebbe molto da scrivere su questa Valle, su questi Borghi alla vista quasi irraggiungibili, posizionati e circondati con grazia dalle cime dei Monti Lesima, Cavalmurone, Carmo, Chiappo e Alfeo. Per fortuna non sono abbandonati anzi, ben conservati e tutt'ora alcuni abitati anche nel periodo invernale. Nel periodo estivo, invece, sono abitati non solo di villeggianti, ma dai figli e nipoti di quelle persone che un tempo vivevano e lavoravano queste terre, sopportando molti sacrifici. Gran parte dello spopolamento dei suoi abitanti avvenne, come per tanti e tanti altri paesi, negli anni sessanta con l'arrivo della strada carrozzabile; migravano in cerca, forse, di una vita migliore e di un lavoro diverso. Ancora oggi per alcuni di questi Borghi la strada non e' ancora asfaltata. Conoscevo da molto tempo la Val Boreca, percorsa col mio mezzo a due ruote; una striscia di asfalto che dalla Val Trebbia piega a sinistra dopo il lungo rettilineo di Ottone e sale al Passo del Giova' e Capanne di Cosola, crocevia delle quattro provincie e centro della Valle Zerba. Ero affascinato nel vedere questi Borghi inseriti nel verde e distanti dal mondo. Li ho sempre visto, e non tutti, dalla sommita' del Monte Poggio Rondino (dorsale Monte Carmo-Cavalmurone). Gli altri li vedevo dalla vetta del Monte Antola (guardando verso N.E. in basso). Decido cosi, dopo tanto, di fare questo sentiero, ora meta di tanti escursionisti, ma un tempo un lungo percorso di lavoro del postino. Un uomo alto quasi due metri che consegnava e ritirava giornalmente, a quegli abitanti, la posta percorrendo con qualunque intemperia tanti chilometri affrontando salite, discese, coste e l'attraversamento di numerosi corsi d'acqua, non sempre agevoli.
Di sicuro i sentieri erano transitabili quindi tenuti in ordine perche', oltre ad essere vie di accesso alle fasce, ai boschi, erano vie di comunicazione non solo fra questi Borghi ma fra le Valli. Parlando con alcuni abitanti, ho avuto modo di conoscere curiosita' e storie di alcuni di questi Borghi: Bogli per esempio contava, sino al primo dopoguerra, oltre 600 abitanti ed era Comune a se, aveva una prigione (resti) e la casa dell'Ufficiale Postale. E' nota anche per la nascita del bisnonno del compositore Arturo Toscanini. A Suzzi c'e' ancora la casa dove la notte del 24 Dicembre del 1944 ospito' il “Comandante” Partigiano Aldo Gastaldi. Molte sono le curiosita' che ri guardano i nomi di questi Borghi; pare siano stati dati dal Condottiero Annibale in onore ai suoi generali dopo la ritira dalla battaglia sul Fiume Trebbia.
La gita da me fortemente sentita e voluta, e' stata pianificata da Carlo, mio compagno di gita. Abbiamo lasciato l'auto a Belnome e percorso in discesa i tre chilometri sino al ponte sul Torrente Boreca, punto di partenza verso Artana.
NOTE: giro ad anello valutato EE (Escursionisti Esperti) molto lungo (oltre 17 chilometri), con un dislivello totale di oltre 2200 metri. Alcuni chilometri di questo sentiero sono in piano ed in buono stato, meno quello che dal ponte sul Torrente Boreca sale ad Artana. Buona e' la segnaletica e molti sono gli scorci panoramici. L'approvvigionamento idrico e' assicurato, ad oggi, in tutti i Paesi con belle fontane ricche d'acqua. Il sentiero va affrontato con un buon allenamento e con lunghe e belle giornate di sole, quindi di luce. Qualche problema puo' essere dato nell'attraversamento di alcuni corsi d'acqua in caso di piogge abbondanti.
Il racconto fotografico e' dell'amico Carlo C.
Il socio Bruno M.
NOTE FOTO: foto 3: Ponte sul Torrente Boreca: inizio sentiero 187. Foto 21: Cascina Borgonovo... U Bucalun. Foto 30: Casa Toscani- nini. Qui nacque il bisnonno di Arturo Toscanini. Foto 33: Pizzonero a sinistra. Il Monte Alfeo sullo sfondo.