19-07-2019 Monte Pizzo d'Uccello da Vinca Alpi Apuane

Ritorniamo sulle Alpi Apuane, un forzato ripiego, vista l'instabilità meteo che persiste sulle Alpi Marittime; ritorniamo a Vinca... meta il Pizzo d'Uccello per la sua via “normale”. Per volere di Francesco saliamo con un diverso itinerario NON SEGNATO, e non dal n° 175 comune per il Monte Grondilice, che ci fara' risparmiare circa 30 minuti ed un centinaio di metri di dislivello. Giunti sul rettilineo di Vinca, prendiamo a destra la strada asfaltata che porta al posteggio. Proseguiamo ora su strada in parte asfaltata sino allo slargo, a destra, dove lasciamo l'auto (strada da affrontare a bassa velocità lunga 5/6 km). Parto con Francesco e Walter seguendo, a sinistra, il cartello per Capanna Garnerone n°135 sino all'altezza di un grosso masso alla nostra destra (foto 6), dopodiche' seguiamo a sinistra per alcune centinaia di metri il sentiero. Dopo aver individuato, alla nostra destra (ometti e foto 7), la traccia di sentiero che prende decisamente quota, arriviamo ad un'enorme masso dove incrociamo il sentiero che arriva da destra, probabilmente dalla Capanna Garnerone. Proseguiamo a sinistra su sentiero oramai ricoperto da erba sino ad incrociare il sentiero n° 175 che sale da Vinca. Velocemente arriviamo alla Foce di Giovo dove ci fermiamo per un breve spuntino... godendoci sempre un bel panorama. Ripartiamo per la Sella detta Giovetto... crocevia di molti itinerari e punto di partenza per il Pizzo d'Uccello.
Saliamo, dapprima su sentiero poi per roccette, canali e piccoli diedri, e con qualche passaggio “aereo”, cercato, arriviamo felici e contenti in vetta condivisa con altri escursionisti. Un magnifico panorama a 360° ci “assorbe”. Dopo un frugale pasto ridiscendiamo, con molta attenzione, sino alla base della montagna poi, per il percorso di salita, arriviamo alla macchina un po' “accaldati”. La gita ci ha impegnati per 5 ore e 30 di cammino... con soste.

NOTE: bellissima e divertente gita da affrontare con attenzione valutata EE (Escursionisti Esperti) (Facile a mio giudizio) nel tratto Giovetto-vetta. L'uso del casco e' consigliabile per cadute pietre (fatte cadere, magari, inavvertitamente da chi ci precede). E' bene seguire attentamente le “tacche” bianco-rosso che indicano la via di salita alla vetta. Il sentiero su descritto e NON SEGNATO, e' frequentato principalmente dai rocciatori che salgono la Cresta del Garnerone.

Foto a seguito.
Il socio Bruno M.

NOTE FOTO: foto 23: alta Val Serenaia a sinistra, Foce di Giovo al centro, la Cresta Garnerone e il Monte Grondilice sullo sfondo al centro. Le foto 25 e 26, sono state scattate da Francesco G.

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