08-06-2019 Monte Grondilice da Vinca giro ad anello Alpi Apuane

Ritorno sulle Alpi Apuane, questa volta con un giro ad “anello” attorno al Mte. Grondilice e salita alla vetta. Un bellissimo, lungo e panoramico itinerario che parte dagli 808 mt. del Borgo di Vinca, in quell'anfiteatro che comprende la vetta del Mte. Pizzo d'Uccello, la cresta del Garnerone. Vinca è tristemente famosa, purtroppo, per l'eccidio di 174 persone (donne vecchi e bambini) avvenuto nell'agosto del 1944 a seguito della rappresaglia nazi-fascista. Vinca e' pure famosa per il suo pane fatto con farina di tipo “0”, di forma tonda, di oltre 2 kg di peso e cotto rigorosamente nel forno a legna. Lasciata l'auto nella piazza, parto di buon mattino con Carlo e Francesco alla volta della Foce di Giovo, seguendo il sentiero C.A.I. n° 175, attraverso le viuzze del Borgo fra le tante “pagine” che raccontano fatti di guerra. Il cielo e' limpido e l'aria e' fresca, questo ci permette di salire in poco tempo sulla dorsale, alla Foce di Giovo. Quì il paesaggio e' fantastico e l'aria dei 1500 si fa sentire, tira un bel vento da Nord... ci muoviamo, anziche' verso la Finestra del Grondilice, proseguiamo verso il Giovetto, luogo di partenza del sentiero per la via normale al Pizzo d'Uccello, alla ferrata e di altri sentieri (ferrata fatta dal nostro gruppo).
L'idea era di salire in vetta al Pizzo ma... l'anello del Grondilice è molto lungo ed il tempo non sarebbe bastato. Ritorniamo al Pso. del Giovo e proseguiamo nella faggeta su sentiero n° 179 verso Sud-Ovest e verso il Rif. Orto di Donna, lasciandoci la cresta del Garnerone alla nostra destra e le cave di marmo a sinistra. Giunti sopra il Rifugio, svoltiamo a destra seguendo il sentiero n° 186 che prende decisamente quota verso la Finestra del Grondilice. Qui seguiamo la scolorita freccia che porta ad una piccola sella erbosa: qui ha inizio l'articolato sentiero verso la vetta. Quattro piccole “tacche” rosse, danno il “senso” della salita fra roccette e sfasciumi (1°). Carlo decide di non salire quindi, con Francesco iniziamo la salita in compagnia di altri escursionisti.
Qualche foto e... la contemplazione dell'immenso paesaggio che ci offre questa vetta e... giu' verso la Finestra del Grondilice dove ci fermiamo a mangiare. La discesa a Foce Rasori e' molto lunga e noiosa e va affrontata con attenzione causa il terreno detritico ed il Paleo, un'erba insidiosa. Nell'affrontare un tratto un po' esposto, assicuriamo Carlo ad una corda per farlo scendere in sicurezza. Alla Foce Rasori svoltiamo a destra seguendo la segnaletica bianca-rossa; su largo sentiero nell'abetaia arriviamo alla Capanna Garnerone dove ci “rinfreschiamo” bene-bene nella fonte sottostante. La strada e' ancora lunga, ci muoviamo ora nel bosco di castagni sino a raggiungere Vinca dopo 9 ore e 30 di cammino con poche soste.

NOTE: bellissima e lunga escursione, da affrontare con un buon allenamento, in un ambiente a dir poco fantastico. La salita alla vetta e' valutata EE/F (Escursionisti Esperti/Facile) con passi di 1°. La discesa dalla finestra del Grondilice alla Foce Rasori, e' valutata EE; lo stesso per il lungo traverso che dal Passo del Giovo porta al bivio del sentiero n° 186. Ottima la segnaletica. Portarsi acqua.

Foto a seguito.
Il socio Bruno M.

NOTE FOTO: foto 23: Foce di Giovo col Monte Pizzo d'Uccello sullo sfondo. Foto 49: Cresta del Garnerone e Pzo. d'Uccello sullo sfondo.

 

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