22-09-2014  Colle del Souffi da Terme di Valdieri giro ad anello
 
Nel giro di una mezza giornata, col solito “colpo” di telefono, Eugenio, collega, mi ha coinvolto in quella che si e' dimostrata una bellissima, lunga e impegnativa traversata fra Valloni, Vette e panorami fra i piu' belli delle nostre Alpi Marittime; compresi fra il Gruppo dell'Argentera e la Catena delle Guide. Gita impegnativa, non solo per le difficolta' EE (Escursionisti Esperti) ma per la sua lunghezza e per i suoi dislivelli (1600 mt. circa in salita, altrettanti in discesa; dati che non sono stati da noi misurati con il GPS o altro quindi potrebbero essere non esatti; ci siamo solo basati  sulle “perdite” di quota e le salite ai vari Colli, quelli attraversati). Spero trasmetterVi, con le foto, lo stesso stato d'animo che abbiamo provato noi nel godere dell'immenso e aspro paesaggio, ma anche un triste pensiero va nel rispetto della tragedia, dove nell'incidente aereo, avvenuto nel Marzo del 1953, persero la vita diciotto persone. Partiamo dalle Terme di Valdieri (posteggio a sinistra subito dopo il ponte) e saliamo verso il Vallone di Lourousa, per arrivare al Lagarot. Qui l'occhio si perde fra una cerchia di Vette dove spicca il superbo Canalone di Lourousa che, con i suoi 1000 metri di lunghezza, rappresenta una delle piu' belle ascensioni su neve non solo delle Alpi Marittime (scalato con altri tre colleghi). Saliamo, a destra, verso il Bivacco Varrone; poco prima, seguiamo a destra una traccia di sentiero segnata con l'M9, seguita da sbiadite lingue di colore bianco-rosso. Il sentiero è molto ripido: fra erba insidiosa e piccole cenge, arriviamo al Colle del Souffi, affascinati da questi panorami. Fra uno spuntino e qualche scatto fotografico ripartiamo seguendo una “falsa” traccia, sulla sinistra, che ci ha portato “fuori percorso” (colpa anche una nostra distrazione). Ritorniamo prontamente al punto di partenza e individuato il percorso (sulla parte destra rocciosa in discesa) scendiamo nel Vallone del Souffi fra zone erbose e pietrose. Un leggero “brivido” ci attraversa nel vedere ancora i numerosi resti di quella tragedia. Risaliamo la spalla orografica  alla nostra sinistra per guadagnare, fra strette cenge e qualche passaggio delicato, i numerosi Valloni che portano in vista del Rifugio Bozzano. Non proseguiamo verso quel Rifugio ma scendiamo a “rotta di collo” su erba, puntando in basso verso il sentiero che porta al Rifugio. Qui giunti, seguiamo la parte, quella piu' noiosa, ovvero la lunga linea in “l'asfalto” che ci porterà alle Terme di Valdieri felici e contenti dopo 8 ore di traversata. Una bella rinfrescata nelle gelide acque del Torrente, arzilli, o quasi, ritorniamo a casa con dei bellissimi ricordi di questa lunga escursione.
 
NOTE: stupendo... meraviglioso anello dalle forti emozioni: ambiente e panorami. Gita  impegnativa dove occorre un buon allenamento. Non credo sia un giro molto seguito (questo da quanto abbiamo potuto vedere dalle poche tracce lasciate dagli ultimi passaggi).
 
IMPORTANTE: arrivati al Colle del Souffi, scendere tenendosi verso la parte destra, verso la parete rocciosa; alcune tracce colorate ma sbiadite, dovrebbero ancora “affiorare” da queste. Di seguito sono ben visibili delle tacche di color giallo. Non e' il caso che consigli questo anello con tempo bello e asciutto. E' mia consuetudine portare (quasi) sempre con me un piccolo binocolo. Spesso può togliere da possibili problemi. 
 
Le foto, in parte, raccontano la gita. 
Il socio Bruno M.
 
NOTE FOTO: foto 39: Vallone di Souffi fotografato dalla Rocca Soprana di San Giovanni
 

 

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