18-05-2014  VAL  LARDANA La Cascata dell'Aquila o Lardana Lago Bino e Lago Moo da Cassimoreno
 
Gli amici dell'alta Val Nure, sapendo della mia passione per la montagna e per la natura, mi hanno spesso parlato e consigliato di fare una gita in una Valle che per il panorama e il territorio, la rendono affascinante e particolare: la Val Lardana con la cascata dell'Aquila o del Lardana, che con il suo salto e' la piu' alta dell'Appennino Piacentino. Sono anni che la gita mi incuriosisce, volevo condividerla con amici e colleghi ma, solo l'avvicinamento in auto li scoraggiava... sempre la solita scusa: con gli stessi chilometri... preferivano andare sulle Alpi Liguri o Marittime. Non mi scoraggio... dalle cartine stradali ho visto che l'avvicinamento è molto lungo. Parto molto presto verso... la Val Fontanabuona, Passo della Scoglina, Rezzoaglio, Santo Stefano. d'Aveto, Passo del Tomarlo, proseguo diritto verso il Passo dello Zovallo; finalmente arrivo a Ferriere di Piacenza dove mi fermo per un meritato caffe'. 
Questo e' l'inizio. Riparto, supero il Ponte sul Torrente Nure e proseguo per circa 8 km sino al bivio, a destra, per Cassimoreno, San Gregorio. A Le Moline seguo per Cassimoreno, dove lascio l'auto vicino la Chiesa. Non tengo conto delle ore trascorse alla guida e i relativi chilometri percorsi perchè... le bellezze del verde di queste Vallate, la stupenda Chiesa del sec. XVIII di San Gregorio Magno e i suoi Borghi, valevano, solo, questo giro in auto o moto. Seguo il segnavia 033 per Roffi, Cascata Lardana e Lago Bino, supero il caratteristico Borgo di Roffi, con le sue case in pietra a vista ed una Cappella votiva, poi entro nel bosco e poi nella bellissima faggeta. 
Con percorso ondulato e il superamento di alcuni ruscelli, arrivo su di un bel poggio, a destra nascosto, con panorama su San Gregorio e altri paesini in lontananza a me sconosciuti. Seguo la dorsale rocciosa fra il frastuono dell'acqua del Torrente Lardana che passa in basso alla mia destra; alzo lo sguardo verso l'imponente parete roccia ofiolitica scura. (Parlando a fine gita con alcuni abitanti di questi Borghi, vengo a conoscenza di un fantastico racconto o leggenda... ovvero: si dice che... i Valligiani del posto donavano alla giovane Maria Luisa d'Austria piccoli di Aquila presi da quelle rocche). Salgo ancora, il paesaggio in lontananza è una distesa di pietre, alcuni passi... ecco apparire, con un bel salto, Lei la Cascata, incastonata fra due scoscese pareti. Mi avvicino e supero un caratteristico ponticello in legno, mi arrampico per meglio vederla da vicino. Fantastica. Mi fermo, mi rinfresco e prendo fiato, rosicchio qualche cosa. Il tempo vola, debbo proseguire... il giro e' ancora lungo, molto. Risalgo il franoso e scosceso pendio e arrivo nel bosco e poi sulle rive del Lago Bino... Meraviglioso. Riparto, lasciandolo sulla mia destra. Velocemente proseguo verso il lacustre Lago Moo, oramai adibito a pascolo. Ritorno per lo stesso itinerario concludendolo in ore 07,30 ca. con soste.
NOTE: gita molto lunga ma piacevole da affrontare con un buon allenamento. Con l'alluvione di Settembre del 2015 la zona ha cambiato aspetto; parte del percorso, compreso l'avvicinamento alla cascata, non e' piu' accessibile ma visibile solo nella sua parte superiore. I laghi sono comunque raggiungibili con itinerario tracciato e segnato. 
 
Le foto ricordano com'era quattro mesi prima. 
Il socio Bruno M.
 

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