29-01-2019 Monte Armetta e Dubasso dalla Madonna del Lago

E' caduta la neve (da qualche parte), e' l'ora per la prima ciaspolata quindi, a colpo sicuro e con la conferma telefonica (della nevicata) parto, con gli amici Carlo e Roberto “armati” di ciaspole, ghette e scarponi, per il grande evento alla volta dei Monti Armetta e Dubasso in Val Pennavaire o Pennavaira (vette gia' al gruppo conosciute). Un forte dubbio ci coglieva, all'inizio valle, vedendo in lontananza le cime delle vette prive di neve; arrivati al Borgo di Alto avevamo la certezza che non so dove avremmo visto o calpestato quel manto tanto desiderato... pazienza. Dopo qualche foto alle Chiese di quel Borgo ed un caffè, riprendiamo l'auto verso il Santuario della Madonna del Lago dove ha inizio, in basso a sinistra del laghetto il sentiero, che porta dapprima al Monte Dubasso, poi al Monte Armetta, segnato da un triangolo rosso pieno (questo sara' per noi il sentiero di discesa). Partiamo con calma, ad una temperatura di -1° ed un fresco ”venticello” seguendo, dapprima la strada asfaltata e poi, lo sterrato che ci porterà al Colle di San Bartolemeo di Ormea, passando da case Fontana.
Qui combattè per la liberta', trovando poi la morte, il Dottor Felice Cascione, un filantropo e partigiano autore di “fischia il vento”. Dal Colle, “centro nevralgico” di numerose escursioni, un tempo una della tante “vie del sale” (sono ancora visibili i resti di una antica chiesetta), risaliamo il pendio leggermente innevato (!) seguendo la segnaletica della A.V.M.L. Passiamo ai margini della pineta e di qualche larice; arriviamo sulla Piana Ca' del Cian, con le sue antiche case, poi su sulla panoramica vetta del Monte Armetta. Il vento e' forte e le temperature sono basse, solo il tempo per alcune foto e giu' verso un posto piu' riparato. Tempo che sta via via cambiando, forse e' in arrivo una perturbazione con neve... chissà'. Una breve sosta per un panino ed una calda bevanda e giu' al Colle di San Bartolomeo... poi ancora su verso il Monte Dubasso.
Il sentiero di discesa, segnato da un triangolo rosso (quello di inizio gita) era abbastanza difficoltoso e probabilmente lungo: la presenza di neve ghiacciata ci ha fatto cambiare itinerario. Era quasi tardi, l'idea di tornare al Colle era da escludersi: ho pensato di fare una deviazione, visto la possibilita'. Arriviamo all'altezza di una evidente “balconata”; scorgiamo, sulla nostra destra, una buona traccia di sentiero, che ci “dovrebbe” portare sul versante: quello di salita. Proseguiamo sotto una strapiombante parete sino a svalicare, in poco tempo, sul versante Ovest accorciando, credo, di molto l'itinerario. Scendiamo senza l'ausilio di una traccia ma certi di trovare il sentiero o altro che ci portasse al Colle.
Arriviamo nel bosco. Scendiamo ancora... e... fra gli alberi e arbusti, scorgiamo quello che volevamo: lo sterrato che ci porta, verso Nord e per circa 7-800 mt., allo sterrato... quello di inizio gita. Scendiamo a case Fontana poi seguiamo il sentiero segnato col triangolo rosso pieno, ed in poco tempo concludiamo la gita felici e contenti anche senza aver ciaspolato, in ore 06,15.

NOTE: il traverso descritto, puo' risultare pericoloso se percorso con neve ghiacciata.

Foto a seguito.
Il socio Bruno M.

NOTE FOTO: foto 1: Borgo di Alto, il Castello dei Conti Cepollini e la Chiesa di San Michele Arcangelo.

 

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