09-12-02018 Monte Zatta dal Passo del Bocco giro ad anello

Per definire una gita, un monte, un panorama, spesso mi lascio trasportare nell'uso degli aggettivi, anche per questa gita usero' un aggettivo: bellissima, anzi di piu'. Sara' la fortuna di aver trovato la “giornata giusta”... i colori della faggeta, dell'erba, il panorama e perche' no gli amici. Premetto che per me, per Carlo e Maurizio era la prima volta che salivamo su questo monte; Francesco gia' lo conosceva. Lasciamo l'auto all'inizio dello sterrato, sterrato che si stacca a destra della S.P. per Varese Ligure (dal Pso. del Bocco a destra), e che lo percorriamo per circa 1 km sino “all'area cartellonistica”. Qui proseguiamo su sentiero segnato A10 e al successivo bivio svoltiamo a destra verso Faggio 40 sino a raggiungere la dorsale di ponente, con vista mozzafiato. Con una breve salita arriviamo sulla vetta di Ponente del Mte. Zatta. Dopo un bel te caldo e le solite foto con vista che spazia dalle Alpi Apuane alle isole: Capraia, Gorgona, Elba e sulle Alpi Liguri, proseguiamo, sempre per cresta, fra il dirupato versante sud-est e la grande faggeta, sino alla vetta di Levante, quella piu' elevata. Scendiamo sulla sella fra il Monte Pinello (*) e la discesa, a sinistra, verso l'itinerario del ritorno. Sottovento e al sole tiepido dei +12°, ci fermiamo a mangiare e... senza premura iniziamo la discesa passando ai +2° del versante Nord. Arrivati sullo sterrato, mi assale la curiosita' di vedere l'ex colonia Antonio Devoto, quindi proseguiamo su quello sterrato sino a scorgere in lontananza, quasi in uno spettrale miraggio, un'enorme costruzione fra i faggi dove spicca ancora il colore, oramai spento, delle sue imposte. Famosa per essere la “colonia delle 365 finestre”, una per ogni giorno dell'anno, questa e' stata fatta costruire dal filantropo Lavagnese A. Devoto a servizio dei bambini bisognosi negli anni trenta ed e' stata in funzione sino agli anni 70 anche come centro per anziani poi, come centro per recupero tossicodipendenti. L'imponente struttura, sebbene le sue facciate non danno il segno del tempo, e' in totale abbandono ed in balia di vandali e predatori che non solo fanno scempio di oggetti ma portano via anche i marmi dei gradini delle scale. Poco distante, a sinistra, vi e' ancora la casa del custode, anche questa in totale abbandono.
NOTE: escursione ad anello bellissima effettuata in ore 05,30 ca. con soste.

Come sempre le foto corredano l'escursione.
Il socio Bruno M.

NOTE ASTERISCO: (*) ho visto e fotografato, alla fine del contrafforte S.E., quello che sale dal Passo della Biscia: vetta del Mte. Pinello. Dalla (mia) “Bibbia”, dove prendo i miei riferimenti: Appennino Ligure di Euro Montagna e Attilio Sabbadini, non trovo fra le sue pagine e negli indici il Monte Pinello o Prato Pinello (Gruppo del Monte Zatta pag. 409 e n° 401 di riferimento itinerario e successivi).

NOTE FOTO: foto 1: dal Passo del Bocco a destra. Foto 11: Monti Chiappozzo a sinistra, Verruga alle sue spalle, Porcile al centro a sinistra e l'Appennino Tosco-Emiliano sullo sfondo a sinistra. Foto 32: l'ex Albergo, ora Rifugio, A. Devoto al Passo del Bocco.

 

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